Una luce che emette radiazioni comprese nelle lunghezze d'onda tra 490 a 570 nm viene percepita dall'occhio umano come il colore verde.
È uno dei tre colori primari additivi, il suo colore complementare è il magenta. E' però anche è uno dei tre colori secondari a sintesi sottrattiva (insieme con l’arancio e il viola), e può essere ottenuto (come avviene, per es., nella pittura a tempera) dalla sintesi di giallo e blu.
Il verde è colore della salute, della natura, della vita.
È indipendente dal sistema simpatico e parasimpatico.
Genera sensazioni di relax, calma, sicurezza, vitalità, benessere psicofisico.
Questo colore emana senso di equilibrio e armonia. Viene associato a tutto ciò che riguarda il regno naturale.
Di quanti sanno ben coltivare le piante si dice che abbiano il pollice verde.
E' in effetti il colore della vita "altra". Il rosso è riferito al regno animale, il blu a quello minerale, il verde alla vita del regno vegetale.
Le piante sono verdi dal momento che la clorofilla assorbe le lunghezze d'onda della luce complementari del verde; le lunghezze d'onda verdi non sono annullate dalle complementari e quindi captate dall'occhio umano.
Spesso il verde è associato al concetto di vita extraterrestre (gli omini verdi nell'astronave) propria in quanto simbolo di "vita altra"
Il verde simboleggia l'Islam perché questo colore rappresenta il paradiso (che è la parola in lingua persiana che significa giardino): perciò la tribù del profeta Maometto aveva uno stendardo verde.
È simbolo di rigenerazione, guarigione e nutrimento, spesso associato alla salute del nostro corpo e alla fortuna.
Il verde della natura in primavera ha fatto sì che il colore fosse associato alla giovinezza: vedi ad esempio espressioni come anni verdi.
Il verde è il colore simbolo di una delle tre virtù teologali, la Speranza (gli altri due sono rosso per la Carità e bianco per la Fede).
Come colore liturgico, il verde è usato per i paramenti e le vesti negli uffici e nelle messe del tempo ordinario.
E' un colore legato al concetto di denaro. A causa del colore verde dei dollari, spesso essi vengono definiti "i verdoni".
Antiteticamente si usa l'espressione "essere rimasti al verde" per chi si ritrova senza un soldo in tasca.
Secondo alcune ricerche il modo di dire deriverebbe da un'antica usanza medievale, che consisteva nel far portare un berretto verde ai falliti in segno di pubblico scherno.
C'è chi dice che invece tale espressione sia nata dal fatto che siccome i poveri non avevano soldi per comperare una candela nuova quando essa era finita, la utilizzavano fino alla base, che, un tempo, era sempre di color verde.
Secondo un'altra teoria, l'espressione deriverebbe da un'usanza medievale che prevedeva l'accensione di una lanterna verde quando era pronto il cibo per una speciale categoria di poveri, i "vergognosi", coloro cioè che non erano nati poveri ma che lo erano diventati e che per questo motivo non si adattavano alla questua "normale". Questa usanza permetteva loro di entrare nell'ente caritatevole in silenzio, senza bussare, con minori probabilità di essere visti.
Talvolta il verde è associato con il vizio dell'Invidia o alla Gelosia. Esiste infatti l'espressione "essere verde d'invidia".
L’invidia viene associata al colore verde perché l’eccesso di rabbia provoca una produzione esagerata di bile il cui colore è verde.
Qualcuno fa risalire il modo di dire addirittura alla poetessa Saffo, che in una sua ode, dedicata a una fanciulla di cui la poetessa era gelosa, afferma:
ἔκ δέ μ’ ἴδρως κακχέεται, τρόμος δὲ
παῖσαν ἄγρει, χλωροτέρα δὲ ποίας
ἔμμι, τεθνάκην δ’ ὀλίγω ‘πιδεύης
φαίνομ’ ἔμ’ αὔτᾳ.
Sudore per le membra mi discende
e un brivido mi tiene; ancor più verde
sono dell’erba; prossima alla morte
sembro a me sola.
Verde è spesso la pelle delle streghe, probabilmente immaginate così in quanto le donne che erano accusate di esserlo, erano guaritrici che avevano profonda conoscenza delle proprietà delle erbe e degli effetti che si potevano ottenere con infusi, decotti e pozioni.
E' un colore collegato al concetto di fine di un divieto, di libertà, come per esempio la luce verde, nei semafori stradali, segnala via libera;
numero verde è la linea telefonica cui si accede tramite uno speciale prefisso e che consente l’addebito del costo della chiamata al destinatario;
Il concetto si estende sino ad arrivare all'allusione della licenza, come per quanto riguarda l'espressione balletti verdi, diffusasi negli anni ’60 del Novecento per indicare riunioni private a carattere erotico-orgiastico tra omosessuali adulti e minorenni di sesso maschile.
SIMBOLOGIA DEL VERDE
Reviewed by Polisemantica
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martedì, aprile 23, 2019
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