
Tanto si è scritto, si scrive e si scriverà ancora, nelle prossime settimane a proposito della presidenza della Rai 2018.
C'è chi denuncia il complotto, c'è chi invoca il diritto, chi pretende l'ascolto della vox populi e quasi tutti prendono posizione pro o contro con una determinazione che rasenta talvolta l'ostinazione, in un climax non si capisce se ascendente o discendente.
Lo scontro è tale che non si considera più tanto il merito della questione, quanto le relative antitesi in quanto tali: favorevoli o contrari; pro e contro.
Ferma restando la professionalità, l'integrità e l'esperienza professionale di tutto rispetto riconosciuta "obtorto collo" anche dai detrattori di Marcello Foa, protagonista involontario della vicenda, la cosa che interessa in questa sede è l'analisi della "storia" intitolata "Nomina a presidente della tv pubblica".
Applicando il modello attanziale, in grado di individuare o protagonisti di tale vicenda, gli attanti sono:
- Soggetto - Governo Lega-M5S;
- Oggetto da conseguire - Cambiamento;
- Opponente - PD, Leu e clamorosamente [e anche un po' paradossalmente, visto che Foa è interprete di una idea di centrodestra] Forza Italia;
- Aiutante - Fratelli d'Italia e CdA Rai;
- Destinante - cambio della guardia al governo d'Italia;
- Destinatario - Marcello Foa e Rai
Il quadrato semiotico - in grado di relazionare le figure o le le idee in reciproca opposizione e contrapposizione - è in questo caso basato sull'antitesi Merito / Metodo che si esplica nei relativi concetti in contraddizione/complementarietà/opposizione: Non merito / Non metodo secondo il seguente prospetto:
per cui:
- Foa è per 'merito' adatto;
- Berlusconi lo contesta per il 'metodo' di nomina;
- PD e Leu lo contestano, non per il suo merito;
- La Commissione di Vigilanza non lo conferma, non per il metodo di nomina, ma per motivi politici
In tutta questa struttura semantica, ne consegue che la figura di un professionista non è presa in esame da chi può e deve decidere la sua assunzione in ruolo relativamente alle competenze, ma ormai solo in quanto simbolo, in cui è stato trasformato.
ELEZIONI PRESIDENTE RAI: QUANDO UN PROFESSIONISTA SI TRASFORMA IN UN SIMBOLO
Reviewed by Polisemantica
on
giovedì, agosto 09, 2018
Rating:

Nessun commento:
Posta un commento