LE PRINCIPALI FIGURE RETORICHE: LE FIGURE DI PAROLA


Proseguiamo la nostra analisi sulla classificazione delle figure retoriche. Come abbiamo già evidenziato in un precedente post una delle più utilizzate è quella che le suddivide in tre categorie principali: le figure di significato [link] [o tropi, o traslati], basate sul trasferimento di significato da un’espressione a un’altra, le figure di parola, che riguardano l’espressione linguistica e le figure di pensiero [link], che riguardano le idee.

All'interno di queste categorie principali troviamo poi le figure vere e proprie, che vengono comunemente utilizzate.

Analizziamo brevemente le figure di parola, riguardanti l’espressione linguistica.

Asìndeto 
L’asindeto è connotato dall'assenza di congiunzioni coordinanti.
  • Veni, vidi, vici [Giulio Cesare]
  • Non vedo, non sento, non parlo
Polisìndeto
Il polisindeto al contrario prevede la ripetizione insistita di una congiunzione.
  • E mangia e beve e dorme e veste panni [Dante]
  • La vita fugge e non s’arresta un’ora, | e la morte vien dietro a gran giornate, | e le cose presenti, e le passate | mi danno guerra, e le future ancora; e il rimembrar e l’aspettar m’accora [Petrarca] 
Epanalèssi 
L’epanalessi consiste nel raddoppiamento di un’espressione, ripetuta all’inizio, o al centro, o alla fine di un segmento testuale.
  • Era ancora amore, tutto era | per divenire chiaro – era | chiaro! [Pasolini]
  • Vola, colomba bianca, vola… [Nilla Pizzi]
Climax o gradazione
Il climax è l’espressione di un’idea che si ottiene con più parole, aventi un valore gradatamente più intensivo o viceversa:
  • Veloce? È un razzo, una scheggia, un fulmine! è un esempio climax ascendente)
  • E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! Bisbigliano [Pascoli] è un esempio di climax discendente
Anàfora o iterazione
L’anafora è la ripetizione di una o più parole all'inizio di enunciati, o di loro segmenti, successivi.
  • sentivo il cullare del mare, |sentivo un fru fru tra le fratte; | sentivo nel cuore un sussulto [Pascoli]
Allitterazione
L’allitterazione consiste nella ripetizione della stessa consonante o della stessa sillaba all’inizio di parole contigue.
  • fresche le mie parole nella sera ti sien come il fruscio che fan le foglie [D’Annunzio], dove la ripetizione nei primi due versi di “f” ed “fr” vuole riprodurre il fruscio delle foglie al vento. 
Onomatopèa
L’onomatopea si ha quando una parola imita o suggerisce il suono dell'oggetto o dell'azione che significa.
  • Tit, tac per imitare il suono di un orologio.
Paronomàsia (paronomasìa) o bisticcio
La paronomasia prevede l’accostamento di parole di suono affine, ma differenti nel significato.
  • Dalle stelle alle stalle
  • Fischi per fiaschi
  • Volente o nolente
Poliptòto o polittòto (polìttoto)
Il poliptoto prevede la ripetizione della stessa parola con mutamento di flessione o di funzione sintattica:
  • cred’io ch’ei credette ch’io credesse [Dante] 
Figura etimologica
Le figure etimologiche prevedono l’accostamento di parole aventi la stessa radice:
  • questa selva selvaggia e aspra e forte [Dante]
Endìadi
Con l’endiadi si ha l’espressione di un solo concetto mediante due termini coordinati:
  • ‘nella strada e nella polvere’, al posto di ‘nella strada polverosa’
Ellìssi
L’ellissi consiste nella soppressione di uno o più elementi che la costruzione grammaticale esigerebbe:
  • Sono partiti i tuoi genitori? No, [i miei genitori] non sono ancora partiti
  • Ieri sera ho mangiato del formaggio e [ho] bevuto un bicchiere di vino
Zeugma o sillèpsi
Lo zeugma è un’ellissi che comporta il collegamento di due o più sostantivi a un aggettivo o a un verbo che logicamente si può riferire solo a uno di essi, con un’incoerenza semantica:
  • parlare e lacrimar vedrai insieme [Dante], in cui il verbo vedere regge appropriatamente solo lacrimare, non parlare) 
o un’incoerenza sintattica:
  • io andai a Napoli, Claudia a Palermo, in cui la prima persona del verbo si adatta al primo soggetto, ma non al secondo, che richiederebbe la terza
Anàstrofe o inversione
L’anastrofe prevede l’inversione del normale ordine sintattico degli elementi di una frase:
  • all’opre femminili intenta | sedevi [Leopardi] 
Ipèrbato
L’iperbato consiste nell'interposizione di un segmento di enunciato tra i due costituenti di un sintagma, con particolari effetti di suggestione poetica
  • tardo ai fiori ronzio di coleotteri [Montale]
Omotelèuto [omeotelèuto]
L'omeoteleuto è la ripetizione di sillabe omofone alla fine di più parole della stessa frase. Ne consegue che la rima è un caso lampante di omeoteleuto.

Pleonàsmo
Il pleonasmo prevede l’aggiunta a un’espressione di parole non necessarie dal punto di vista sintattico.
  • Franca non lo sapeva, lei, di dover andarsene
Anacolùto
L’anacoluto consiste nella “rottura” della regolarità sintattica di una frase.
  • Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro.
LE PRINCIPALI FIGURE RETORICHE: LE FIGURE DI PAROLA LE PRINCIPALI FIGURE RETORICHE: LE FIGURE DI PAROLA Reviewed by Polisemantica on venerdì, aprile 20, 2018 Rating: 5

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