Lucas Cranach eseguì numerose rielaborazioni sul tema della Malinconia, prendendo spunto dalla celebre stampa ideata nel 1514 da Albrecht Dürer, utilizzando una simbologia volta a denunciare la perversione insita in tale condizione.
Nella redazione del pittore e incisore di Norimberga, fa un utilizzo di tutta una serie di codici per connotare la sua rappresentazione.
La donna alata siede circondata da strumenti (codici dell'arredamento), abbandonati disordinatamente.
La Malinconia di Albrecht Dürer del 1514. |
Gli strumenti ai suoi piedi appartengono alle arti dell'architettura e della geometria, simboli rispettivamente delle capacità materiali e delle conoscenze teoriche. dunque emblemi delle arti liberali.
Ne deriva che l’artista non è quindi mai pago dei risultati raggiunti, reso inerme dal riconoscimento dei limiti dell'ingegno umano e dominato da un temperamento di origine saturnina.
Il dipinto di Cranach, del 1532 e conservato presso la National Gallery di Copenaghen, dialoga con il prototipo iconografico traducendone il contenuto in una condanna e in un monito sinistro contro gli aspetti negativi dell'inclinazione malinconica, in accordo con le tesi luterane.
La Malinconia di Lucas Cranach del 1532. |
Davanti a lei tre putti giocano con una sfera: un’attività inutile con uno strumento emblematico della scienza rinascimentale.
La coppia di pernici accanto alla dama è da intendere come un simbolo di lussuria.
Interessante, in alto a sinistra, lo sfondo con il paesaggio roccioso, nel quale fa irruzione un girotondo di figure demoniache tormentatrici, mentre al centro, ai piedi del castello, è in corso una battaglia.
Tutti elementi che alludono alla perversione o comunque all'aspetto distruttivo insito nel temperamento malinconico.
Questa chiave interpretativa trova conferma proprio nelle critiche luterane verso l’indolenza malinconica, considerata come un’evidente manifestazione del Demonio.
LA PROSOPOPEA DELLA MALINCONIA IN ALBRECTH DÜRER E LUCAS CRANACH
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giovedì, settembre 19, 2019
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