Fa piacere scoprire, di tanto in tanto, che le parole vengano usate tenendo conto del loro esatto significato, specialmente quando sono termini tecnici che implicano una serie di profondissime differenze da altri che possono parere a prima vista sinonimi.
È il caso dell'articolo di Giacomo Susca apparso sul "Giornale" il 24 marzo 2017.
Il giornalista intitola infatti "Il salto nel vuoto simbolo della fuga dal terrore", continuando, nel corpo dell'articolo "The falling man fotografato da Richard Drew a testa in giù verso il nulla mentre le Torri Gemelle bruciano e crollano, è l'icona di tutte le 2.974 vittime.".
L'autore conosce quindi la differenza di significato tra i termini SIMBOLO e ICONA, a differenza di innumerevoli altri suoi colleghi che li usano spesso a sproposito, solo per il loro valore evocativo.
Si ha infatti un'icona quando il segno assomiglia alla realtà che si intende rappresentare, un simbolo quando esso non somiglia.
Per esempio la foto di un fiore è icona del fiore reale, che vive nel prato, la foto di una colomba può essere simbolo della pace.
La foto assomiglia al fiore reale, la colomba non assomiglia alla pace.
Tutto qui. Basta ricordare solo che un'icona è facile da usare e da comprendere, il simbolo non sempre, essendo una convenzione. Il simbolo ha però maggior potere evocativo e conativo sull'inconscio del ricevente.
Ecco l'articolo:
http://www.ilgiornale.it/news/politica/salto-nel-vuoto-simbolo-fuga-terrore-1378449.html
THE FALLING MAN: L'ICONA, IL SIMBOLO E IL SALTO NEL VUOTO
Reviewed by Polisemantica
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sabato, marzo 25, 2017
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