Il tipico ritratto romano, fisiognomico e realistico, nasce in ambito privato nel primo quarto del I secolo a.C. come espressione dei valori dell'aristocrazia.
È quindi icona dell'individuo, sua immagine plastica, ma nello stesso tempo simbolo dell'aristocrazia, indice del fatto che il rappresentato ne faccia parte.
Essendo realistico, tutto è in esso indice: la pelle rugosa o la calvizie indici dell'età; i connotati, indice dell'appartenenza a un particolare gruppo familiare e genetico.
Grazie all'accumulazione si aveva un indice del grado di aristocrazia della famiglia di appartenenza: la nobilitas di una famiglia, la sua antichità e quindi la sua autorevolezza, erano direttamente proporzionali al numero di imagines che essa poteva vantare, e che si arricchiva continuamente, visto che con il matrimonio la moglie portava con sé le immagini dei propri antenati, che si aggiungevano a quelle del marito.
Questo post è la traduzione per i "non truzzi", in lingua corrente e dal punto di vista semiotico, del post Ritratto di patrizio romano apparso nel simpatico e divertente blog "L'arte spiegata ai truzzi" [nella loro lingua] che tanto successo sta avendo in Rete per la sua originalità.
RITRATTO DI PATRIZIO ROMANO NELL'ARTE SPIEGATA AI TRUZZI
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giovedì, aprile 04, 2013
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