L'evento storico che diede il nome di Conclave all'elezione dei Pontefici, risale al 1270, quando gli abitanti di Viterbo, allora sede papale, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del palazzo papale e ne scoperchiarono parte del tetto, in modo da metterli in condizioni di decidere al più presto chi eleggere a nuovo pontefice, che fu papa Gregorio X.
Il giorno fissato per l'inizio del conclave, tutti i cardinali si riuniscono nella basilica di San Pietro dove celebrano la Missa Pro eligendo Romano Pontifice.
Il pomeriggio i cardinali elettori in abito corale si recano in processione cantando il Veni Creator dalla cappella paolina verso la cappella Sistina, dove, nei giorni dell'interregno, sono stati allestiti i banchi per la votazione nel coro, è stata eseguita la bonifica da qualsiasi mezzo audiovisivo o di trasmissione all'esterno, ed è stata montata la stufa, nella quale verranno bruciati appunti e voti degli elettori e verrà dato, attraverso i segnali di fumo, una fumata nera per ogni avvenuta votazione, fino a quando non verrà raggiunto il quorum previsto, che è indicato all'esterno con una fumata bianca.
Il fumo nero e bianco sono indici che è stata appena effettuata una votazione, ma sono anche simboli: il fumo nero della mancata elezione, il bianco dell'"Habemus papam".
IL CONCLAVE, I CARDINALI PAPABILI, LA FUMATA BIANCA E IL NUOVO PAPA
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giovedì, marzo 07, 2013
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