Una canzone leggera e divertente, che è parte dell'album di Antonacci "Sapessi dire no" e che si intitola "Non vivo più senza te".
Troviamo varie comparazioni (se tanti papaveri rossi come il sangue inebriano, sono come un dolce che non riesci a evitare),
metafora (il vino cala forte più veloce del sole),
prosopopea (la solitudine è sporca e ti divora).
allegoria (la luce cala puntuale sulla vecchia torre al mare).
Quindi una canzone allegra e disimpegnata che nasce comunque da uno studio attento della linguistica e
della retorica.
Claudia Riposti
Ecco il testo
non vivo più senza te, anche se, anche se con la vacanza in Salento prendo tempo dentro me
non vivo più senza te, anche se, anche se una signora per bene ignora le mie lacrime.
E le mie mani, le mie mani, le mie mani van su, la sua bocca, la sua bocca punta sempre più a sud. La mia testa, la mia testa, la mia testa fa
No signora no (mi piaci)
No signora no (mi piaci)
No signora no (ti prego)
Non vivo più senza te anche se, anche se tanti papaveri rossi come il sangue inebriano
Non vivo più senza te anche se, anche se la luce cala puntuale sulla vecchia torre al mare.
sarà che il vino cala forte più veloce del sole, sarà che sono come un dolce che non riesci a evitare, sarà che ballano sta pizzica, sta pizzica
No signora no (mi piaci)
No signora no (mi piaci)
No signora no (ti prego)
E le mie mani, le mie mani, le mie mani van su, la sua bocca, la sua bocca punta sempre più a sud. La mia testa, la mia testa, la mia testa fa
No signora no (mi piaci)
No signora no (mi piaci)
No signora no (ti prego)
succedono, le cose poi succedono, il mondo è un buco piccolo, ci si ritroverà.
Le mode, i tempi galoppano tra i vortici e i sogni pettinandosi ritarderanno un pò...
mi piaci
mi piaci
ti prego
non vivo più senza te, anche se, anche se con la vacanza in Salento ho fatto un giro dentro me.
non vivo più senza te, anche se, anche se la solitudine è nera e non è sera, la solitudine è sporca e ti divora, la solitudine è suono che si sente senza te!
Ecco la canzone:
Troviamo varie comparazioni (se tanti papaveri rossi come il sangue inebriano, sono come un dolce che non riesci a evitare),
metafora (il vino cala forte più veloce del sole),
prosopopea (la solitudine è sporca e ti divora).
allegoria (la luce cala puntuale sulla vecchia torre al mare).
Quindi una canzone allegra e disimpegnata che nasce comunque da uno studio attento della linguistica e
della retorica.
Claudia Riposti
Ecco il testo
non vivo più senza te, anche se, anche se con la vacanza in Salento prendo tempo dentro me
non vivo più senza te, anche se, anche se una signora per bene ignora le mie lacrime.
E le mie mani, le mie mani, le mie mani van su, la sua bocca, la sua bocca punta sempre più a sud. La mia testa, la mia testa, la mia testa fa
No signora no (mi piaci)
No signora no (mi piaci)
No signora no (ti prego)
Non vivo più senza te anche se, anche se tanti papaveri rossi come il sangue inebriano
Non vivo più senza te anche se, anche se la luce cala puntuale sulla vecchia torre al mare.
sarà che il vino cala forte più veloce del sole, sarà che sono come un dolce che non riesci a evitare, sarà che ballano sta pizzica, sta pizzica
No signora no (mi piaci)
No signora no (mi piaci)
No signora no (ti prego)
E le mie mani, le mie mani, le mie mani van su, la sua bocca, la sua bocca punta sempre più a sud. La mia testa, la mia testa, la mia testa fa
No signora no (mi piaci)
No signora no (mi piaci)
No signora no (ti prego)
succedono, le cose poi succedono, il mondo è un buco piccolo, ci si ritroverà.
Le mode, i tempi galoppano tra i vortici e i sogni pettinandosi ritarderanno un pò...
mi piaci
mi piaci
ti prego
non vivo più senza te, anche se, anche se con la vacanza in Salento ho fatto un giro dentro me.
non vivo più senza te, anche se, anche se la solitudine è nera e non è sera, la solitudine è sporca e ti divora, la solitudine è suono che si sente senza te!
Ecco la canzone:
Biagio Antonacci, Sapessi dire no e non vivo più senza te.
Reviewed by Polisemantica
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domenica, marzo 24, 2013
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