Bersani ha ricevuto dal Presidente Napolitano l'incarico di formare il governo. È quello che si chiama un mandato esplorativo.
Semioticamente il termine nasconde una funzione comunicativa conativa e come atto linguistico è in pratica un atto:
- direttivo [il locutore vuole che l'interlocutore compia una certa azione];
- commissivo [il locutore esercita un certo suo potere all'interno di un determinato ambito istituzionale].
Infatti si tratta di una sorta di tentativo in extremis di vedere cosa si può fare, piuttosto che un incarico certo di eseguire un mandato affidato.
Per la proprietà transitiva essendo dimezzato il mandato, lo è anche il mandatario, ovvero il presidente del Consiglio "in pectore" Pierluigi Bersani.
Una situazione a metà, né carne né pesce, senza l'appoggio dei grillini e temendo l'accordo con il Pdl, che occorre colmare con serietà, responsabilità e coraggio.
La situazione è dimidiata, per ottimizzarla ne servirà il doppio, di coraggio e di fortuna.
Per la proprietà transitiva essendo dimezzato il mandato, lo è anche il mandatario, ovvero il presidente del Consiglio "in pectore" Pierluigi Bersani.
Una situazione a metà, né carne né pesce, senza l'appoggio dei grillini e temendo l'accordo con il Pdl, che occorre colmare con serietà, responsabilità e coraggio.
La situazione è dimidiata, per ottimizzarla ne servirà il doppio, di coraggio e di fortuna.
BERSANI E L'ATTO LINGUISTICO DEL MANDATO ESPLORATIVO
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venerdì, marzo 22, 2013
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