Da consumato attore Beppe Grillo sa come gestire la Tv. Sa benissimo che il modo migliore per bucare lo schermo è, per paradosso, non apparire.
Era prevista per il 17 febbraio 2013 una intervista su Sky TG24, e l'attore, dopo aver ripetutamente assicurato che avrebbe detto in tale occasione cose da far tremare le vene ai polsi, ha poi, inaspettatamente declinato l'offerta e "saltato" l'intervista, annunciando la sua decisione con un post scriptum sul suo blog dove dichiara: "l'intervista in diretta con Sky Tg24 non si farà".
Il forfait è stato confermato anche da Sky: "Beppe Grillo si è tirato indietro. Nonostante l'impegno preso e dopo aver annunciato in diverse occasioni, anche via Twitter, il suo ritorno in Tv per domenica 17 febbraio su Sky TG24, il leader del Movimento 5 Stelle fa sapere, senza alcun motivo evidente, che si sottrarrà all'intervista".
Grillo sa le dinamiche televisive e cinematografiche.
Sono i "Grandi Assenti" i più desiderati e con il loro non apparire inviano un messaggio più intenso che andando a rispondere alle domande degli intervistatori.
Come Mina o Lucio Battisti, anche lui si sottrae al fascino perverso e ambiguo della Televisione, dove tutto ciò che dici può essere usato contro di te, dove il personaggio viene creato o distrutto dalla trasmissione.
In un mondo ipermediatico dove tutti vogliono apparire dalla scatola magica custodita nelle case, Grillo usa in antitesi, la retorica dell'assenza.
Come Mina o Lucio Battisti, anche lui si sottrae al fascino perverso e ambiguo della Televisione, dove tutto ciò che dici può essere usato contro di te, dove il personaggio viene creato o distrutto dalla trasmissione.
In un mondo ipermediatico dove tutti vogliono apparire dalla scatola magica custodita nelle case, Grillo usa in antitesi, la retorica dell'assenza.
Vedremo se tale scelta pagherà.
BEPPE GRILLO NON VA A SKY TG24: LA RETORICA DELL'ASSENZA
Reviewed by Polisemantica
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domenica, febbraio 17, 2013
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