Come da tradizione, il Presidente della Repubblica ha inviato alle italiane e agli italiani il suo messaggio di fine anno.
Nell'ultimo discorso del suo mandato Giorgio Napolitano ha parlato di povertà, di crisi, del peso fiscale, oltre che di senso civico e civile e di fiducia nel Paese.
Dal punto di vista semiotico-comunicativo la parte più interessante era formata dal non detto, cioè dai codici paralinguistici.
Innanzitutto da notare i codici gestuali: il Presidente non era seduto in modo formale, eretto o lievemente chino in avanti, ma appoggiato in modo più comodo alla poltrona, così da inviare una immagine di sé più confidenziale, più vicina alla gente.
Usava spesso le braccia e le mani per sottolineare alcuni passi del messaggio, mentre non ha quasi per niente usato i codici mimetici, mantenendo una espressione serissima, forse per compensare la gestualità.
Interessanti anche i codici dell'abbigliamento: abito rigorosamente scuro, ma bottone della giacca slacciato "per stare più comodo", come un nonno elegante in visita a casa di amici, cravatta rossa, come da tradizione di Capodanno ma che poteva anche essere una strizzatina d'occhio ai valori della sinistra, che Napolitano, come cittadino, professa.
Due inquadrature [un campo medio e una figura intera] che si alternavano, una di fronte, l'altra da un lato, con un angolo di ripresa normale, ad altezza occhio, per movimentare il video messaggio e rendere meno ieratica e lontana la figura presidenziale agli occhi del cittadino.
Le bandiere della Presidenza della Repubblica, dell'Italia, e dell'Europa, si stagliavano al suo fianco con un climax ascendente, per sottolineare "il grado" di importanza dei tre simboli.
Inoltre i codici cromatici: l'arazzo alle spalle del Presidente privilegiava, il giallo e il rosso, il primo colore percettivo del cambiamento, della trasformazione, il secondo della passione (politica) a cui Napolitano invitava i cittadini, specialmente quelli più giovani.
Infine, i codici prossemici: una elegante e ordinata "scrivania" con l'evocazione, attraverso il foglio del discorso poggiato sopra, della lista delle cose da fare, in pratica, dell'agenda.
IL PRESIDENTE NAPOLITANO E IL MESSAGGIO PARALINGUISTICO IN CODICE
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martedì, gennaio 01, 2013
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