Il colore, nei suoi significati può essere utilizzato anche a livello metaforico, per esprimere un determinato concetto o condizione dell'essere umano.
Ma come si arriva a definire tale aspetto?
Bisogna un attimo ragionare sull'importanza del colore a livello percettivo, per poi comprendere il valore che assume a livello culturale.
Si sa che l'occhio umano riesce a discernere il mondo della luce mediante tre colori fondamentali: il rosso, il verde e il blu [sistema RGB]. Attraverso la mescolanza dei medesimi, viene ricomposto poi tutto il visibile.
Con regole differenti da quelle consuete, in quanto l'energia luminosa "lavora" diversamente dalla tavolozza di un pittore.
E allora come fa l'occhio umano ad ottenere il giallo nel mondo della luce?
Prende le "energie cromatiche" del rosso e del verde e le mescola assieme.
I monitor sono un esempio di utilizzo di energie cromatiche e i web designer conoscono a menadito il codice esadecimale attraverso il quale si esprime, ad esempio, il colore giallo: #FFFF00, dove la prima e la seconda coppia di valori, stanno proprio a indicare l'impiego "massimo" di rosso e di verde, a scapito del blu che non viene invece preso in considerazione.
Il colore da questo punto di vista è proprio una fonte di energia elettromagnetica, una sua porzione in cui siamo soliti collocare il famoso "spettro del visibile" a lati del quale si piazzano, sui confini opposti, altre due forma di energia: l'infrarosso e l'ultravioletto.
E come fonte di energia interagisce con il nostro sistema nervoso attraverso il collegamento - qui semplificato - occhio-nervo ottico-cervello-sistema nervoso e determina l'aumento o la diminuzione di adrenalina e quindi della relativa emozionalità.
Il rosso? Aumenta l'adrenalina e l'emozionalità. Il blu? Frena l'adrenalina e restituisce riflessività. Il verde? Si trova in una via di mezzo e restituisce equilibrio tra i due opposti, quindi quiete e benessere.
Ecco che il colore diventa segno. Ha un significante, che è appunto la particolare gradazione di luce e un significato, che varia di caso in caso e che è determinato dalla percezione umana e dalla sensazione indotta da determinate radiazioni luminose.
Quindi un primo passo per la comprensione del verde del brand Activia lo abbiamo fatto.
Ma il colore non è solo percezione e pura emozione, è anche cultura.
Il primo input culturale deriva ancora una volta dal sistema rosso, verde e blu, in quanto, a livello ancestrale, alla combinazione emozionale precedentemente analizzata, se ne associa una comparativa di facile e immediato impatto.
Il rosso è stato immediatamente associato al sangue, al fuoco, al sole: puri elementi di emozione e passionalità, in cui compare tra gli altri il colore-simbolo del regno animale.
Il verde è stato immediatamente abbinato alla natura che ci circonda: il regno vegetale.
Il blu con le sue acque, ovviamente al regno minerale.
Con le dovute eccezioni: il verde, colore dell'altro regno vivente, quello vegetale, può esprimere, come la celebre forza in Star Wars, il suo "lato oscuro". L'altro vivente, colorato di verde può diventare strano e pericoloso come nel caso del veleno e delle pozioni, dei draghi, dei serpenti e degli alieni. Non li chiamiamo forse omini verdi?.
Ecco che allora, da questa connotazione primaria colore/sostantivo, nel nostro caso verde/natura nasce il primo valore metaforico: verde naturale, verde benefico.
Il secondo aspetto nasce dalla valutazione culturale e artistica dei colori. Ogni pittore sa che ha a disposizione tre colori primari per ottenere tutti gli effetti cromatici di cui ha bisogno: il rosso, il giallo e il blu.
In questo caso, fin dall'infanzia ci hanno abituato a comportarci come pittori e non abbiamo questa volta nessuna difficoltà a riconoscere il verde, come mescolanza di giallo e di blu.
In questo caso il verde nasce quindi dalla combinazione di due colori primari e diventa complementare del colore rimasto integro sulla tavolozza, vale a dire il rosso.
Quindi il verde diventa complementare alla condizione che scaturisce dal rosso: nella relazione tra i due contribuisce a riequilibrare il colore primario.
Ancora una volta ne deriva un valore metaforico: il verde riequilibra.
Allora è chiaro anche il valore del termine Activia associato al colore verde: ristabilisce una condizione di equilibrio e di benessere.
Ecco che con una semplice "applicazione cromatica" abbiamo risolto un "problema comunicativo".
Che la forza del colore sia con tutti noi :-)
ACTIVIA E LA FORZA DEI COLORI
Reviewed by Polisemantica
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sabato, febbraio 10, 2018
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