Concludiamo la nostra analisi sulla classificazione delle figure retoriche. Come abbiamo già evidenziato in un precedente post una delle più utilizzate è quella che le suddivide in tre categorie principali: le figure di significato [link] [o tropi, o traslati], basate sul trasferimento di significato da un’espressione a un’altra; le figure di parola [link], che riguardano l’espressione linguistica; e le figure di pensiero, che riguardano le idee.
All'interno di queste categorie principali troviamo poi le figure vere e proprie, che vengono comunemente utilizzate.
Analizziamo brevemente le figure di pensiero, riguardanti le idee.
Antìtesi
L’antitesi consiste nell'accostamento di due termini o espressioni di senso opposto o contrastante.
- Non fronda verde, ma di colore fosco |non rami schietti, ma nodosi e ‘nvolti | non pomi v’eran, ma stecchi con tosco [Dante]
L’ossimoro prevede l’unione paradossale di due termini antitetici.
- tacito tumulto [Pascoli]
- la morte che vive [Montale]
Con il chiasmo abbiamo l’incrocio di membri corrispondenti, dove due o più termini collocati in successione seguono in uno dei membri l’ordine inverso a quello dell'altro.
- [Le donne (1)] [i cavalier (2)] [l’arme (2)] [gli amori (1)] [Ariosto]
La similitudine la si ottiene con il confronto tra due elementi in base a caratteristiche comuni. La similitudine è resa esplicita da un termine di paragone: come, tanto, tale, simile, ecc.
- Al cor gentil rempaira sempre amore | come l’ausello in selva a la verdura [Guinizelli]
La preterizione consiste nella dichiarazione che si tralascerà di parlare di un certo argomento che intanto viene nominato; in altre parole, si finge di voler omettere ciò che in realtà si dice.
- Non starò a raccontare le peregrinazioni di Ulisse…
Consiste nel dire per prima la cosa che è accaduta per ultima.
- Usciamo, muoviti!
Consiste in una domanda che, anziché richiedere un’informazione, attende come sola risposta una conferma:
- Il leone non è forse il re della foresta?
L’allegoria è l’attribuzione di un significato simbolico, diverso da quello letterale, al discorso. Come la metafora, anche l’allegoria si basa su un paragone non espresso; secondo la retorica antica, anzi, l’allegoria risulta da “una serie ininterrotta di metafore”, ed è perciò considerata “una metafora prolungata”.
- La Commedia di Dante è ad esempio tutta una lunga allegoria.
- Anche le parabole e le favole sono sovente allegorie.
LE PRINCIPALI FIGURE RETORICHE: LE FIGURE DI PENSIERO
Reviewed by Polisemantica
on
sabato, aprile 21, 2018
Rating:

Nessun commento:
Posta un commento