LUCAS CRANACH E L'ALLEGORIA DI VENERE E CUPIDO


In Venere e Cupido Lucas Cranach il Vecchio definisce una bellissima e ironica allegoria dei piaceri e i rischi, fisici e morali, dell'amore.

L'opera è un dipinto a olio su tavola databile al 1529 circa e conservato presso la National Gallery di Londra.

Venere è raffigurata in una posa (codici gestuali) che ne evidenzia il fisico sinuoso ed affusolato, e nuda, tranne due semplici accessori (codici dell'abbigliamento): un cappello e un girocollo, che la connotano come una cortigiana.

Luca Cranach il Vecchio, Venere e Cupido.
La sua carnagione eburnea è evidenziata ad arte dallo sfondo di un cespuglio scuro (categorie cromatiche).

Trova un appiglio al ramo di un simbolico melo carico di frutti, secondo l'iconografia tipica di Eva che proprio in quegli anni era oggetto di importanti dipinti e studi sulla proporzione umana.

Un esempio è la celebre incisione del Peccato originale di Dürer, a cui, per similitudine, sembra rifarsi anche il bosco ombroso, popolato di animali simbolici, a sinistra nel dipinto di Cranach.

Albrecht Dürer, Il Peccato Originale
In basso si vede il piccolo Amore/Cupido che ha rubato un favo di miele, ma è perseguitato dalle api che lo pungono.

Il soggetto deriva da un idillio di Teocrito, 'Il ladro di miele', di cui sono note due traduzioni latine del 1522 e del 1528 di studiosi tedeschi, da cui l'artista ha attinto il soggetto.



Si rifà anche al tema allora attualissimo delle malattie veneree, vere e proprie epidemie portate dagli eserciti impegnati nelle varie guerre sul Continente.

Non manca la connotazione morale: Cupido si lamenta con Venere di essere punto dalle api quando ruba un favo. Questo deve essere considerato un vero e proprio commento all'azione rappresentata, come osserva l'iscrizione: "il piacere della vita è mescolato al dolore".

L'antitesi tra la pelle del viso delle dea e quella di Cupido, unita all'accentuazione del rapporto alto/basso tra le due figure, non fa altro che rimarcare il concetto.

Il paesaggio a destra, con il picco roccioso su un corso d'acqua, ricorda da vicino gli scenari tipici della scuola danubiana, di cui Cranach fu uno dei principali esponenti.
LUCAS CRANACH E L'ALLEGORIA DI VENERE E CUPIDO LUCAS CRANACH E L'ALLEGORIA DI VENERE E CUPIDO Reviewed by Polisemantica on lunedì, maggio 06, 2019 Rating: 5

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