ACTA DIURNA E STASERA ITALIA: ANALISI DELLA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA IN TV



Dopo le indagini su Agorà, della Rai e Otto e Mezzo di La7, "Acta Diurna" continua il suo viaggio alla scoperta degli elementi e meccanismi inconsci di persuasione o di influenza della percezione del pubblico di telespettatori sono presenti nelle più note trasmissioni di approfondimento giornalistico.

L'indagine di oggi è sulla puntata di martedi 20 novembre 2018 di Stasera Italia, talk show di informazione di Rete 4 condotto da Barbara Palombelli.




SCENOGRAFIA 

Simboli, categorie eidetiche, cromatiche e codici prossemici


Il titolo della puntata "lo spread farà cadere il governo?" pare un auspicio più che un timore, come si evince dal resto delle domande e degli interventi in studio. Non bisogna dimenticare che l'editore della Rete si rifà alla famiglia Berlusconi, di cui Silvio è lo storico esponente del centro destra che non vede di buon occhio la presenza al governo del Movimento 5 Stelle insieme allo storico alleato, Lega, di Salvini.

Interessante la sigla con immagini che si susseguono che mostrano icone di


  • Montecitorio, simbolo del potere
  • Di Maio, Salvini, simbolo e sineddoche dell'attuale governo
  • Portaborse sineddoche di quanti lavorano dietro le quinte del potere politico in Italia 
  • Individui da petto in giù che camminano non attraversando le strisce ma percorrendole in senso orizzontale, simbolo della partecipazione di forze alternative alla vita sociale del Paese
  • Renzi, simbolo dell'opposizione, o di ciò che ne rimane
  • Premier Conte simbolo della Presidenza del Consiglio della Repubblica, non casualmente inserito molte immagini dopo i diarchi che al momento comandano in Italia, con l'implicazione che la figura di Conte non "conti" poi molto in relazione alla capacità decisionale.
  • Vari cameramen nell'atto di inquadrare una scena, ripresi di profilo, simbolo e sineddoche della Stampa italiana ed estera
  • Berlusconi, simbolo della parte storica del centro destra, che al momento non è preminente ma che lavora nell'ombra.
  • Giorgia Meloni, simbolo del centro destra che è vivo e lavora, per un'altra Italia.
  • Il Presidente Mattarella, simbolo della Presidenza della Repubblica, che vigila, stabilmente, su quelle che sono le alternanze politiche in Italia
  • Una auto di Stato, simbolo del potere politico
  • La bandiera italiana che sventola, simbolo della Nazione
  • Una folla che cammina, ognuno verso una differente direzione, simbolo del Popolo con diverse opinioni.

Studio con tavolo centrale, circolare. Come spesso accade, la scenografia di questi studi televisivi in cui si discetta di politica e società, hanno questa forma per inviare inconsciamente una idea di privilegio dei partecipanti, di élite, di circolo esclusivo tra pari grado.

Da una parte la Palombelli, che conduce, dall'altra i tre ospiti odierni. Il tavolo è circondato da tre maxischermi, che tendono, con le loro misure a rendere più efficaci le parole pronunciate dagli ospiti in collegamento attraverso il meccanismo dell'iperbole.

Foto simbolo della puntata "dell'Italia che ci piace, che ci rappresenta" è quella, notturna e illuminata da luci policrome, di Porto Santo Stefano, ai 36 secondi. Si vuole inviare il messaggio che la trasmissione parla a nome di e a un'Italia bella, che lavora, che si dà da fare, che opera e che è composta di migliaia di luoghi meravigliosi anche se non necessariamente celebri.

Durante il collegamento in studio da maxischermo di Mino Giachino,dell'Associazione SI  TAV, al min.23,19, si parla delle grandi opere come simbolo di crescita e indice di volontà di investire per la crescita dell'Italia.

L'uso del testimonial Indro Montanelli, icona del giornalista puro e con la schiena diritta, simbolo della verità che la stampa ha il dovere di condividere in modo chiaro e comprensibile, filmato offerto dalle teche Mediaset, a fine puntata, ha il chiaro scopo di inviare ai telespettatori il messaggio inconscio che in questa trasmissione si fa vero giornalismo, si dice sempre la verità e lo si fa in modo chiaro e comprensibile a tutti.



DINAMICHE PRESENTI IN STUDIO

Soggetti, aiutanti, opponenti


Gli ospiti di questa puntata sono Pierferdinando Casini, senatore; Antonio Polito, giornalista, editorialista del Corriere della Sera e Antonio Maria Rinaldi, economista "controcorrente".

Visto il clima assolutamente sereno in studio, molto garbato ed educato, si direbbe amichevole, anche fra esponenti di visioni politiche e sociali molto differenti, il ruolo dell'opponente nella trasmissione è svolto dalla conduttrice, che cerca sempre di mettere in minoranza con le sue domande il pacatissimo Rinaldi che dovrebbe essere l'opponente, in quanto portatore di una visione differente, ma che non lo è.

Il ruolo dell'opponente in qualunque narrazione e quindi anche trasmissione televisiva, è essenziale per renderla interessante, quindi, non svolgendolo, come di solito accade, un ospite le cui tesi "sgradite" non vengono accettate dagli altri partecipanti, è necessario che venga svolto da chi di solito, come la conduttrice, svolge il ruolo del soggetto, ovvero del protagonista.

Il questo programma non vi è un protagonista, ma vari comprimari, gli ospiti, che hanno come scopo esprimere le proprie opinioni su un argomento proposto dal titolo della puntata e che, di volta in volta trovano nella conduttrice un ostacolo, in quanto lei talvolta mette in dubbio la posizione e l'idea di uno di loro con domande retoriche che implicano quindi un'unica risposta di buonsenso o con commenti pacati ma taglienti che vanificano talvolta l'esposizione dell'interlocutore.

Per esempio, alla fine del servizio filmato esterno dedicato alla procedura di infrazione contro l'Italia dal parte dell'UE, con notizie su spread in salita e borse in discesa, denso di elementi allarmanti, con grafici che sottolineano che dal giorno in cui il governo gialloverde ha vinto, famiglie e imprese hanno perso centinaia di miliardi, la Palombelli introduce il Prof Rinaldi con la frase "il prof Rinaldi è sempre ottimista, vediamo cosa dice "

Lui replica dicendo che le cifre del servizio sono "un po' esageratine" e che "non so come sono uscite fuori". Il tutto accade al min. 04,11

Rinaldi esprime il suo pensiero, sottolinenando che lo spread non è il problema preoccupante che si vorrebbe far evincere in trasmissione, ma la Palombelli non è d'accordo con lui e chiama in soccorso Casini, introducendolo.

Oppure, dopo l'ultima frase a chiusura del servizio che è "ma se lo spread sale ancora rischiamo di perdere le nostre pensioni?", in studio la Palombelli reintroduce Rinaldi affermando "Professore, il suo ottimismo mi sembra un po' ridimensionato"

Rinaldi si limita ad osservare che le informazioni date sono allarmistiche e che gli effetti non sono così immediati come vorrebbe far credere il giornalista che li ha evocati.

I ruoli narrativi sono un po' sconclusionati, in quanto la Palombelli, che svolge il ruolo inedito, per un conduttore, di opponente, cerca, di volta in volta, degli aiutanti in trasmissione, a quelle che sono le teorie che vengono esposte e che non rientrano nel suo schema mentale e comunicativo.

Invece gli ospiti, stranamente, pur non essendo "allineati", si ritrovano a chiacchierare amabilmente tra loro, magari dandosi torto, ma in modo così compito e garbato, che alla fine lo spettatore tende ad annoiarsi, in quanto il talk show non è uno show quanto piuttosto un approfondimento, quasi documentaristico, serio e pluralista, di un argomento.

Tendono a creare lo "spettacolo" gli sforzi della conduttrice, alternando le sue domande per mettere in dubbio le asserzioni dei presenti, stimolando o cercando di stimolare, il dibattito, che però non supera mai le righe e non diventa infuocato ma nemmeno tiepido.

Paradossalmente l'unico momento in cui il clima si scalda in studio è su un argomento in cui tutti sono d'accordo, compreso Rinaldi, ovvero la necessità per la crescita italiana di affrontare il discorso delle grandi opere e delle infrastrutture come la TAV 35,02. In tal caso il ruolo dell'opponente è svolto "fuori campo" dal Movimento 5 Stelle.

Tale forza politica è esplicitamente accusata di essere contraria alle infrastrutture, infatti. Al min. 36,09 si dichiara esplicitamente che il movimento 5 stelle blocca le grandi opere.

Al min. 37,18 si passa al servizio sulle nuove tasse sulla Coca Cola e alle altre bevante zuccherate e ai suoi effetti. Aumentando la tassa dovrebbero aumentare i costi, quindi diminuirebbero le vendite e si rischierebbe il blocco delle assunzioni e addirittura, nel caso peggiore, il licenziamento. Anche di questi effetti collaterali è accusato, sia pur non esplicitamente, il M5S.

Alla discussione in studio in cui Casini la fa da padrone, seguono due servizi filmati, uno sui Casamonica e lo sgombero, l'altro sui paradossi del reddito di cittadinanza, che non verrà elargito a chi ha una abitazione in proprietà, anche se è povero, cosa che, come fanno notare lealmente in studio, accade anche con il reddito di inclusione, voluto dalla sinistra.

Quindi sempre rapporti leali ed equilibrati fra gli ospiti in studio.



CODICI PARALINGUISTICI

Tono e volume di voce, velocità di dizione, sovrapposizioni, codici mimetici, gestuali e prossemici.


La tripartizione dello schermo è molto utile per osservare i codici mimetici degli ospiti, indice della loro approvazione o meno alle parole dell'ospite di collegamento.

L'ospite Rinaldi fa grande uso dei codici mimetici, anche se non in modo iperbolico, per sottolineare la condivisione o meno delle parole pronunciate dagli altri interventi.

La discussione è pacata e senza sovrapposizioni, i tre ospiti in studio dialogano senza accettare le posizioni di Rinaldi, unico controcorrente, ma non opponente, ma non lo mettono all'angolo.

In effetti ognuno è libero di esprimere il suo parere, pacatamente e senza dover alzare la voce.

Semmai è la conduttrice che talvolta interrompe l'ospite e finisce la frase al posto suo, probabilmente per generare un po' di dinamismo in una trasmissione molto garbata, molto educata ma, per essere un talk show politico, magari un po' statica. Il tono pare più adatto a una dissertazione storica o artistica che a un talk show.

Un capitolo a parte meriterebbero invece i codici tonali (ovvero il tono di voce) usati durante i servizi filmati, che connotano chiaramente gli argomenti trattati, in modo dispregiativo, canzonatorio o scettico quando si tratta di provvedimenti voluti dal M5S.




CONTAMINAZIONE DI GENERI

Presenza o meno di contaminazione, quindi di infotainment


Essendo un talk show, dovrebbe essere a tutti gli effetti una contaminazione tra spettacolo e informazione, quindi un tipico caso di infotainment. Invece, curiosamente, l'unica contaminazione che potrebbe essere presente è quella tra il genere educational e information.

Il programma sembra infatti una serena e pacata disquisizione tra professori riguardo un argomento storico, scientifico, artistico, in cui il piacere risieda nello scambio di idee, piuttosto che nel tentativo di promuovere la propria visione o di tacciare gli altri di incompetenza.

Un momento in cui scatta l'aspetto spettacolare è quando Rinaldi indossa un giubbetto catarifrangente giallo, al min. 40,41 dicendo di voler fare un gesto eclatante, simbolo di solidarietà nei confronti dei francesi e come simbolo contro l'unione europea, che ci vuole imporre qualcosa "che in fondo va bene agli italiani".

In questo momento la conduttrice si anima, contrariata per l'uscita dell'ospite, invitandolo a concludere la sua "performance", togliendosi il giubbino. L'unico momento di show è redarguito e criticato severamente dalla conduttrice.



USO FIGURE RETORICHE

Metafore, similitudini, allegorie per rendere più efficace la veicolazione del proprio messaggio.

La conduttrice, fieramente avversa alle politiche dei 5 stelle, commenta trovando similitudini fra le gallerie, metafora di infrastrutture e i vaccini, metafora di scientificità, dicendo che il Movimento 5 Stelle è avverso alla modernità, e implicando che la modernità corrisponde alle infrastrutture.

Polito usa la metafora del paziente con la pressione alta che deve subire un intervento chirurgico, al minuto 16,04, per rappresentare la situazione dell'Italia e del suo alto debito e del fatto che al paziente "Italia" si rischia di provocare effetti letali con una manovra che, metaforicamente, è definita una medicina che ha effetti nefasti, come controindicazioni, per la pressione alta.

Vi è poi uso di linguaggio tecnico nella espressione "vendere i titoli allo scoperto" che viene spiegato dalla conduttrice con una metafora, ovvero "quando uno gufa" al minuto 16,26.

Le figure retoriche usate hanno lo scopo di far risultare i concetti espressi  più facilmente comprensibili al Pubblico a casa.




USO DI MESSAGGI SUBLIMINALI

Inferenze, impliciti, presupposizioni

Mentre Rinaldi usa il simbolo del giubbetto giallo e parla, la Palombelli lo interrompe e gli dice "Rinaldi, torniamo in Italia?"

Tutti parlano sulle parole degli altri, ma la conduttrice afferma "ora abbiamo scherzato troppo, ma domani mattina ci sveglieremo e avremo qualche problema di finanza", con l'implicito che Rinaldi stia scherzando e che il suo intervento non sia coerente con la trasmissione.

Nel gesto di Rinaldi di indossare il giubbino giallo come segno di protesta contro un'UE troppo invasiva e tirannica, è implicito che la colpa dello spread è a carico dell'Europa e della sua procedura di infrazione contro l'Italia.

Durante la discussione sulla Tav, in cui l'ospite in collegamento da Torino asserisce che non tutte le grandi opere portano crescita di PIL, ma la TAV sì, perché dirotterebbe i traffici europei di merci e passeggeri attraverso la pianura padana, da est a ovest e viceversa, la conduttrice, rappresentante dell'Emittente, afferma che il Movimento è diffidente nei confronti di ingegneri, medici, esponenti della cultura in genere, con l'implicito quindi che tale forza politica è formata da persone molto lontane dal concetto di intellettuali, laureati, seri ed esperti professionisti (e quindi incapaci di gestire l'Italia).




USO DI MAXISCHERMI METATESTUALI

Interventi ospiti da esterni, sovradimensionati e quindi iperbolici. Si sottolinea la bontà o l'inanità delle opinioni degli ospiti inquadrando i maxischermi per catturare spesso le loro espressioni facciali o i gesti.

I megaschermi vengono utilizzati sopratutto per mandare in onda i servizi filmati che, un po' per la modalità di confezionamento, un po' per l'abilità del giornalista che li propone, sono percepiti come la massima rappresentazione di esposizione di fatti e non di opinioni, come se ogni parola pronunciata durante il servizio sia solo e unicamente notizia, a cui poi seguirà il commento in studio.

Naturalmente è risaputo che abbondano gli escamotages comunicativi per alterare la realtà o di presentarla in modo non obiettivo e neutrale (nei limiti della neutralità e obiettività praticabile da un essere umano, sia pur animato da nobili propositi).

Quindi l'implicito e inconscio messaggio che ciò che viene presentato nei servizi filmati sia un'incontrovertibile esposizione obiettiva dei dati e nulla più è o ingenuo o, più probabilmente, molto più malizioso di quanto il programma lascerebbe supporre.



CONCLUSIONE

La trasmissione è dicotomica, formata quindi dai commenti in studio a quelli che sono i "fatti" presentati dai servizi filmati.

Il tentativo di persuasione occulta e orientamento percettivo dell'opinione pubblica avviene quindi all'interno dei filmati e non in studio, in cui vige un clima amichevole e non vi è uso smodato di stratagemmi comunicativi atti a orientare l'opinione dei telespettatori (a parte i commenti e gli impliciti della conduttrice, sempre aspramente negativi, sia pure in forma garbata, verso le decisioni del Movimento 5 Stelle)

ACTA DIURNA E STASERA ITALIA: ANALISI DELLA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA IN TV ACTA DIURNA E STASERA ITALIA: ANALISI DELLA COMUNICAZIONE GIORNALISTICA IN TV Reviewed by Polisemantica on lunedì, novembre 26, 2018 Rating: 5

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