I SIMBOLI DEGLI UFFICIALI ROMANI



Ciascuna legione romana, nel periodo imperiale, era comandata da una serie di ufficiali.

Questi erano, nell'ordine, il legatus, i tribuni e i prefecti. Vi erano poi i centurioni, che erano ufficiali inferiori, a stretto contatto con la truppa.

Il comando di una legione era affidato al Legatus legionis, generalmente di rango senatorio.

Il legato era affiancato da sei tribuni.

Il primo tribuno, laticlavius, aveva il compito di vice-comandante della legione. Gli altri 5 tribuni, angusticlavi, comandavano ciascuno di 2 coorti .

I Praefecti avevano compiti amministrativi e logistici

Quali erano i loro segni distintivi nell'esercito, quali i simboli del loro grado?



Nell'esercito romano non esistevano vere e proprie mostrine come si usano negli eserciti odierni, ma vari simboli che permettevano a chiunque di comprendere l'importanza e il grado di colui che li indossava.

Un segno distintivo per riconoscere gli ufficiali era la fascia sagomata di porpora che  era sempre visibile sul petto  e che ne denotava la carica.

Il simbolo del potere del legato era il fascio.
Il braccio del comandante era spesso ornato da un bracciale di metallo prezioso, l'armilla.

Vi era poi l'elmo, imponente e ben visibile, talvolta sormontato da una cresta colorata.
Aveva le caratteristiche di un cimiero di tipo attico con visiera, ma non era indossato spesso.

Le paragnatidi, la parte dell'elmo che proteggeva ciascuna delle guance, erano spesso arricchite da figure allegoriche.

Gli ufficiali indossavano una tunica di colore rosso, colore simbolico del loro grado e che permetteva a chiunque di distinguerli dalla truppa, che l'aveva bianca.



Indossavano un’armatura simile a quella greca classica, la lorica musculata, che riproduceva i muscoli del petto e del torace ed era realizzata in metallo o in cuoio bollito.

Queste loriche erano riccamente lavorate e arricchite con scene allegoriche e mitologiche.

Usavano inoltre fasce in pelle dette pteruges come protezione alle gambe e agli avambracci.

Portavano sull’armatura  un lembo di tessuto con il classico nodo che segnalava la condizione di comando.

Gli ufficiali, come segno del comando, portavano poi il parazonium, una spada corta cinta alla vita, a sinistra.


Un altro elemento che rappresentava la carica era il paludamentum, o lacerna, un tipo di mantello rettangolare, bianco o porpora, di tessuto pregiato, aperto sul davanti e lungo fino alle ginocchia, che veniva fissato sulla lorica da una fibula posta sulla spalla.

Sotto gli ufficiali superiori c’erano i centurioni, sottufficiali che erano a comando delle centurie

Il centurione si distingueva da alcuni elementi caratteristici, tra cui la cresta posta sul suo elmo, che era disposta trasversalmente, ossia da sinistra a destra, contrariamente ai normali soldati che la indossavano in senso longitudinale.



Spesso portava sul petto le phalere, dischi decorativi in metallo, che servivano a ornare le corazze di coloro che si erano distinti in battaglia.

Inoltre, altro simbolo del grado, il centurione portava il gladio a sinistra invece che a destra come i normali legionari.

Infine, simbolo dell'autorità del centurione era il Bacillum Viteum, un bastone di legno di vite, elastico e nodoso usato anche per le punizioni ai sottoposti.

Nella prima puntata di "Semeion, i simboli e la Storia", serie video prodotta da Ars Europa Channel, trovate non solo questo documentario, ma anche altri, sull'esercito romano:


I SIMBOLI DEGLI UFFICIALI ROMANI I SIMBOLI DEGLI UFFICIALI ROMANI Reviewed by Polisemantica on martedì, aprile 17, 2018 Rating: 5

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