ECCE HOMO E LA SUA ANTONOMASIA


Ecce Homo (Giovanni 19, 5), è un'espressione che significa letteralmente Ecco l'Uomo ed è la frase che secondo la tradizione, Ponzio Pilato, governatore romano della Giudea, rivolse alla folla mostrando loro Gesù flagellato.

Secondo quanto raccontato dai Vangeli, Gesù, al momento dell'arresto, venne ritenuto innocente dal Governatore. Questi, per calmare i Giudei che volevano vedere Gesù giustiziato ugualmente, lo fece infine flagellare, pensando in questo modo di soddisfare la sete di sangue del pubblico.

Dopo la flagellazione Pilato mostrò ai Giudei il Cristo coperto di piaghe e ferite sanguinanti, con una corona di spine sul capo, un mantello purpureo da re sulle spalle e uno scettro di canna tra le mani e pronunciò la frase "Ecce Homo" come per dire "Guardate l'Uomo, vedete che l'ho punito?".

L'Ecce Homo del Guercino.
Ciò non fu però giudicato sufficiente, e i sommi sacerdoti fecero pressione per far crocifiggere il prigioniero.

Questa frase nel corso del tempo è diventata una vera e propria antonomasia e indica per estensione anche la Passione di Gesù come referenza a una persona malconcia, emaciata, sfigurata dal dolore

Da tale aspetto deriva anche i detti "sembra un Ecce Homo", "è ridotto come un Ecce Homo".

All'episodio evangelico sono ispirati vari dipinti, alcuni dei più celebri raccolti per voi da Ars Europa in questa retrospettiva. Buona visione.

ECCE HOMO E LA SUA ANTONOMASIA ECCE HOMO E LA SUA ANTONOMASIA Reviewed by Polisemantica on sabato, marzo 17, 2018 Rating: 5

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