La senatrice del Pdl Paola Pelino, si legge su Repubblica, ha comprato 11 mila euro di abiti firmati in una boutique, ma non li ha mai pagati.
Ed ora è stata condannata a saldare il dovuto, con tanto di spese legali.
"Se li fece consegnare in albergo, assicurando che poi sarebbe passata per il saldo", raccontano i titolari del negozio by Gabrielli di Pescara che da tre anni rincorrono la Pelino per farsi pagare.
A questo dato di fatto la senatrice risponde con il consueto stereotipo: "E' tutta una montatura dei giornali di sinistra e dei miei avversari politici in Abruzzo".
Alla domanda del perché non li avesse pagati risponde con una retorica iperbole: "Ma questo cos'è, un interrogatorio? Che domande sono..."
Per concludere con una analogia: "Io sono una persona trasparente..."
Ecco un video con un'intervista della senatrice:
Maurizio Pandolfi
Ed ora è stata condannata a saldare il dovuto, con tanto di spese legali.
"Se li fece consegnare in albergo, assicurando che poi sarebbe passata per il saldo", raccontano i titolari del negozio by Gabrielli di Pescara che da tre anni rincorrono la Pelino per farsi pagare.
A questo dato di fatto la senatrice risponde con il consueto stereotipo: "E' tutta una montatura dei giornali di sinistra e dei miei avversari politici in Abruzzo".
Alla domanda del perché non li avesse pagati risponde con una retorica iperbole: "Ma questo cos'è, un interrogatorio? Che domande sono..."
Per concludere con una analogia: "Io sono una persona trasparente..."
Ecco un video con un'intervista della senatrice:
Maurizio Pandolfi
La senatrice Paola Pelino e lo stereotipo del complotto della sinistra
Reviewed by Polisemantica
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giovedì, marzo 21, 2013
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