CONCITA DE GREGORIO, LA SERIETÀ DELLA POLITICA E LA SUA NEMESI


Forse ha ragione Concita De Gregorio quando dice, con un paradosso, che non tutti possono occuparsi di politica.

Sembrerebbe assurdo, la politica è la scelta che si fa, la visione della vita, il modo di trascorrere l'esistenza in una società. Cosa che dunque deve necessariamente interessare tutti.

De Gregorio però specifica: la politica è una cosa seria.

Gestire, amministrare, governare un Paese è difficile, occorre una nuova classe di politici giovani, nuovi, preparati, onesti. Non è sufficiente avere in generale buoni o anche ottimi ideali di equità, giustizia, merito. Beppe Grillo è un comico, non si può pensare a un governo Grillo e nemmeno a uno Ingroia, che sa fare il magistrato.

Questo è stato il suo pensiero durante la trasmissione Otto e Mezzo, su La7.

A riprova di quanto detto sarebbe bastato vedere i video trasmessi poco dopo nella puntata di "Crozza nel Paese delle Meraviglie" in cui appariva Antonio Razzi [deputato e candidato del Pdl].

Non era nemmeno più parodia o satira politica. Era la triste fotografia del nostro Paese per 20 anni in mano a individui che in nome della politica si sono occupati d'altro.
CONCITA DE GREGORIO, LA SERIETÀ DELLA POLITICA E LA SUA NEMESI CONCITA DE GREGORIO, LA SERIETÀ DELLA POLITICA E LA SUA NEMESI Reviewed by Polisemantica on sabato, febbraio 09, 2013 Rating: 5

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